MANTOVA – Dopo due anni e mezzo di Serie D, il Mantova torna in serie C. Questo il verdetto decretato poco fa dalla Lnd, che dopo lo stop definitivo dei campionati, ufficializzato mercoledì dalla Figc, ha consegnato la promozione diretta in Lega Pro delle squadre prime in classifica, di ognuno dei 9 gironi di Serie D. Una decisione che dovrà essere ratificato dal prossimo Consiglio Federale, in programma nei primi di giugno.
Il Mantova ha chiuso la stagione ‘19/’20 il 16 febbraio con la sconfitta in casa del Franciacorta. Poi avrebbe dovuto giocare in casa contro il Fanfulla, ma due giorni prima arrivò l’inizio della pandemia che ha paralizzato l’Italia. Sette i punti di vantaggio sul Fiorenzuola, secondo in classifica. Due le conduzioni tecniche in questa stagione: prima con Brando, scelto dal ds Righi, esonerato a gennaio, dopo il pareggio interno contro il Carpaneto e poi con il duo Cuffa-Garzon, che ha condotto Altinier e compagni fino alla prima e unica sconfitta stagionale contro il Franciacorta. Il Mantova ha collezionato 51 punti (27 in casa e 24 fuori casa), con 59 gol fatti e 31 subiti. Al comando della classifica, sin dalla prima giornata, la formazione biancorossa legittima così il passaggio in Serie C che manca dalla stagione 2016-2017, chiusa con la salvezza sul campo e successivo fallimento societario.
Ora, la dirigenza di viale Te, formata da patron Setti, il presidente Masiello, il dg Pecchini, guarda al futuro. Un destino, quello del club virgiliano, fortemente legato alle decisioni che prenderà il Consiglio Federale, in merito ad una possibile riforma dei campionati, che porterebbe la Serie C al semiprofessionismo. Servirà ancora molta pazienza per capire che campionato andrà a fare il Mantova e soprattutto quando si potrà tornare in campo.
“Un primo passo è stato fatto – commenta il presidente Ettore Masiello -. ora dobbiamo attendere il via libera del Consiglio Federale. E’ stata una promozione desiderata. Avremmo voluto ottenerla già lo scorso anno, ma non ci siamo riusciti. E’ arrivata quest’anno in un modo anomalo, però meritata. La riforma? Ribadisco. Non penso ci siano i tempi per partire dal prossimo anno. Ma noi ci faremo trovare pronti”.